Cosa successe a George Bailey quella strana sera di Vigilia del 1946? Come mai fu ritrovato confuso e infreddolito sul ponte vicino al bar di Nic? Cosa, di quello che raccontò in seguito, accadde realmente e cosa fu invece un sogno sconvolgente? E Clarence, il vecchio angelo che protegge la città, fu visto davvero in giro con il nostro futuro sindaco?
La cosa certa è che quella notte George, qualunque cosa gli fosse accaduta, fu talmente felice di ritrovarsi vivo e “se stesso”, all’interno della sua comunità, che non poté fare a meno di correre fino a casa gridando a tutti (e a tutto) un “Buon Natale” che gli veniva dal profondo del cuore.
Da quel momento in poi le cose andarono bene nella nostra city, e sempre meglio negli anni. Per scherzo e per sfida, George decise da allora di ripetere ogni Vigilia di Natale la sua corsa beneaugurante, e non smise nemmeno quando fu eletto sindaco la prima volta.
Fu così che un gesto scaramantico si trasformò in rito.
Oggi tutti i nostri concittadini aspettano, ogni 24 dicembre, di sentire la voce di George Bailey che grida a squarciagola “Buon Natale” mentre corre sotto le loro finestre.
Ecco come si svolge la Tradizionale Corsa di George, ogni 24 dicembre verso le 22.00:
- Partenza dal ponte “Frank Capra”.
- Attraversamento di corsa di tutta la Main Street, con auguri di Buon Natale ai concittadini in attesa e ai vecchi esercizi rimasti aperti a quell’ora solo per il tradizionale appuntamento.
- Da qualche anno, in considerazione della sua età, un gruppo di “pronto intervento” segue il sindaco a distanza di qualche metro.
- Piccola sosta al punto di ristoro di Piazzetta Nichelino.
- Angheria alle finestre dell’ufficio di mr. Henry Potter.
- Arrivo in Piazza Clarence, presso la statua dedicata all’Angelo, dove Bailey è atteso dagli amici per fare baldoria.