Almanacco del Giorno Uguale/Venergetico

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Venergetico

Il periodo di reclusione improvviso ha causato ad alcuni una prima fase di grande disorientamento, a cui ha fatto seguito però un rimbalzo di grande energia e creatività. Io per esempio durante la quarantena ho: ammaestrato sei gamberetti, ridipinto la tromba delle scale più e più volte, scritto duecentotre poesie, disegnato quarantun albi per bambini però con testi in curdo stretto, noleggiato la mia bici a Zorro, cucinato centomilamille torte, aggiunto le rime alle 203 poesie che prima mi ero scordato. Ma sto bene eh, mai stato così bene. Vado a fare un po’ di free climbing nel guardaroba, a dopo.

Santo del giorno: Santa Presenzia da Strasburgo. Nipote del famoso Johann Gutenberg, crebbe negli agi di una famiglia patrizia e mostrò da subito una predisposizione all’eloquio e alla testimonianza. Giovinetta, iniziò a mostrarsi ogni giorno alle 18:00 in piedi sulla fontana centrale del borgo ove, a gran voce, predicava consigli per la cura del viso e su come oliare correttamente le balestre di casa. In seguito prese possesso di alcuni balconi sulla via principale dove, ad orari differenti, si produceva in: esercizi ginnici, cantate di madrigali, posta del cuore. Nel mercato del giovedì si presentava regolarmente a suonare il suo corno da caccia, avendo qualche dissidio con i venditori di animali vivi. Un parente prelato le scrisse allora una breve lettera che recitava: “anche meno!” Ma la generosità mistica della futura santa era ormai incontenibile: cominciò a comparire in diretta sulle pagine di alcuni codici miniati, mentre le campane della cattedrale suonavano da sole le notifiche dei suoi nuovi collegamenti. Presenzia morì misteriosamente precipitando dal loggiato di San Pietro a Roma, da cui avrebbe voluto donare al mondo una lezione di Yoga Kundalini.

Nell’orto: L’ego incontenibile della bietole fa ombra a tutte le altre verdure, mentre tutta questa disponibilità della catalogna è quantomeno sospetta. E dire che prima della quarantena non c’erano mai nemmeno per due chiacchiere. Per fortuna che c’è il cardo, che da solo si prende il caldo di questo aprile (è il più simpatico che ci sia).

Detto del giorno: A caval donato / viene il sospetto / che sia di Troia.

Non è finita la comedia, áfixi!

Intervista / Corriere Romagna 22/12/19

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Oggi è arrivato un bel regalo sotto l’albero del mio Studietto: una paginona, tanta attenzione dal Corriere Romagna, grazie alle parole gentili di Carla Dini, che ringrazio. Questa intervista è nato dopo l’incontro con i ragazzi di un istituto superiore di Rimini, durante il quale, Marianna Balducci ed io, ci raccontavamo e commentavamo un progetto di queste classi, geniale e sorprendente in più parti. La cosa che per me resta sempre estremamente interessante è il tema stesso di questo articolo: gli inneschi dovuti agli incontri, le intuizioni che nascono da cose che apparentemente non c’entrano nulla. Quegli studenti avevano prodotto dei video partendo dall’osservazione del nostro lavoro di illustratori e grafici, le domande che ci hanno rivolto dal vivo in libreria sono in parte quelle che trovate nell’articolo. E a due passi dalle Feste mi fa un effetto pacificatore, fra i tanti soprassalti di cui il nostro percorsi è disseminato, leggere questa “letterina natalizia” delle buone intenzioni passate (ma anche future!), come quei paesaggi che visti da distante appaiono maggiormente in armonia. Potrei scrivere qui un post eterno, se vi raccontassi quante diramazioni partono da quel che è contenuto in questo foglio di giornale: vedete le immagini con i Beatles, che sono in una mostra, che nacquero per un libro. che mi chiese un amico, che amava Lino e i Mistoterital… La foto me l’ha scattata Marianna, mentre la “Ballerina” dell’altro scatto è composta su un muro (verde) della Casina Verde. E dato che qui dentro c’è un po’ di tutto, da Londra a Rimini, dalla carta alla Rete, dalla matita al microfono, facciamola sporca e sentimentale fino in fondo. Auguri di un felice Natale a chi è connesso a me, fino alle più lontane diramazioni! Dopodiché c’è solo un campanello e delle ali guadagnate, e la conclusione lasciata giustamente a Tiny Tim: “God bless us, every one!”

40k: una collana di eBook

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Per 40k ho avuto la possibilità di pensare a tutta la grafica, dal logo della collana a ogni singola copertina. Dovermi confrontare con un nuovo concetto di cover, quindi con le peculiarità dell’editoria digitale, con le esigenze “spaziali” e interattive della Rete, con diverse esigenze di visibilità, è stato estremamente stimolante.
Creata da DigitPub e diretta da Giuseppe Granieri, docente di Social media all’Università di Urbino e collaboratore di La Stampa e L’espresso. Saggi brevi di circa 40 mila battute con prezzi minimi: dai 2,90 ai 3,90 euro, disponibili contemporaneamente in diverse lingue: italiano, inglese, francese, portoghese e presto anche spagnolo. Distribuito da Bookrepublic.

50sfumaturediflirt: 2) il collega empatico

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02.700collegaempatico

Flirt fra i più canonici e praticati al mondo quello riguardante il compagno di scrivania, con il quale risulta naturale stabilire, inizialmente, una sorta di solidarietà fra dipendenti, che poi si evolverà in amicizia, complicità, fino ad impossessarsi del momento caffè, a invadere le pause pranzo. Da un certo momento in avanti, ogni variante della routine d’ufficio, dal recupero di materiale di cancelleria alla trasferta per corso di formazione, diventa terreno fertile per il flirt. L’attivazione di questo stato psico-fisico, acuisce nell’impiegata e nell’impiegato la capacità di individuare angoli bui, ballatoi, ripostigli, controsoffitti, cubature degli ambienti di lavoro talvolta sconosciute persino al progettista. Questo flirt è del tipo semi-emerso, probabilmente ben percepito dalla maggior parte dei colleghi, i quali però preferiscono godersi la performance a pelo d’acqua, facendo emerger solo gli occhi, come gli alligatori. Il tempo di evoluzione del flirt è spesso collegato alla quantità di ore di straordinario.
Debolezze: il protrarsi di riunioni e il moltiplicarsi delle trasferte non può fornire alibi troppo a lungo.
Asperità: cene e feste aziendali a cui è difficile non fare accedere anche il consorte ufficiale.


4 PUNTI.

50SFUMATUREDIFLIRT: IL GRANDE VIAGGIATORE

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29) IL GRANDE VIAGGIATORE.
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Flirtare col Grande Viaggiatore, quello che vive solo per poter continuamente ripartire,  vuol dire garantirsi messaggini da tutti i fusi orari, selfie esotici paragonabili, per unicità, alle cartoline di uno zio capitano di navi del secolo scorso. E parliamo di un flirt ultra-raro, considerando che lo spazio temporale e fisico per avviarlo è estremamente risicato. A una mostra di foto scattate in Lapponia, in agenzia viaggi, magari a una presentazione di Lonely Planet: lui resta nello stesso luogo il tempo di una vidimazione di passaporto, perché se per un verso questo è il modello di seduzione col filo più lungo che c’è, quello che meno può opprimerti o toglierti spazio, per l’altro devi fare i conti con qualcuno che ha una chat in ogni porto e si aspetta di riagganciarvi sempre nella stessa cellula telefonica, ogni volta che torna. Insomma, se vi piace il ruolo di chi ascolta, di chi deve solo assorbire (saggezza, aneddoti, ricette, pratiche erotiche) questo flirt Millemiglia fa per voi. Grande intensità di breve durata, poi fuori dalle palle per lunghi periodi. Avvertenza: non chiedetegli mai “ma realmente, perché viaggi sempre?” Accontentatevi delle sue motivazioni pseudo-filosofiche. Non vi piacerebbe scoprire il tarantolato pieno di nevrosi che sta nascosto nella sala macchine del Grande Viaggiatore. Assecondatelo, siate il suo sereno hub di cambio volo e ne trarrete solo vantaggi.
9 PUNTI.

50sfumaturediflirt

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Sono anch’io fra quelli da sempre affascinati dalle linee di confine. Siano esse lembi 02.700collegaempaticodi imprecisione che corrono lungo gli universi a cui danno vita artisti, pensatori, siano terre di nessuno dove riusciamo a sfuggire all’occhiaccio interiore, il Mordor delle regole e dei sensi di colpa a cui tutti sottostiamo. Salendo ad un livello più superficiale ma 


non troppo, vi inviterei ad affacciarvi con me a quella veranda colorata e piena di voci che è il “flirt”. Questo luogo di colpevole innocenza, visto male da tanti ma in realtà doc

cia benefica per l’ego di tutti, talvolta anticamera di rapporti più stabili. Quando e perché ci si attiva come flirtatori, più o meno seriali, più o meno consapevoli dei rischi che è possibile correre, non sono in grado di trattarlo in questo modesto commento. Quello che in realtà incuriosisce me, umòt in età, disegnatore, è dove scivolano via le ragazze, le donne, a pattinare sul ghiaccio.

Ammettiamolo, noi signori: dopo un ciclo di tre, cinque anni, le nostre compagne, fidanzate o che altro, ne hanno una borsa e una sporta piene di noi. Diventati perfettamente tridimensionali, con tutti i difetti, intolleranze, pigrizie in bella vista ma 29-grandeviaggiatorepurtroppo bidimensionali nel sesso e nelle emozioni, siamo pronti per la di-scarica. Fortunatamente per noi non sempre le nostre donne se la sentono di differenziarci nell’apposito cassonetto. Si trattengono, pure loro schiave di Mordor o del suo luogotenente (la madre impiantata in testa o piantata nel soggiorno, un giorno si e uno no). I figli. Le amiche. Ecco quindi il Flirt, surrogato di ben più corpose libertà, dove la quota di ipocrisia e menzogna che va messa in campo non verrebbe rilevato nemmeno dalla scientifica. Certamente ognuno metterà la sua asticella (evitate qui i facili dopp

i sensi) all’altezza che ritiene, al massimo a cui pensa di arrivare. Nella Veranda del Flirt, Moulin de la Galette della quasi-infedeltà, ognuno allunga le mani, gli occhi, il cuore fin dove crede o può. In fondo è un gioco ordinato, si può partecipare e smettere quando si crede…
Dedico una sequenza di disegni, diciamo cinquanta, a questo confine amato da tutti, con buffonesca ironia, specificamente ai tipi maschili in cui vi siete imbattute o vi potreste imbattere, voi dirimpettaie delle nostre stesse passioni. Cinquanta carte da gioco, cinquanta santini. Gli ho messo un punteggio a seconda di quanto mi sembra arduo avere a che fare col soggetto rappresentato. Potete raccoglierle, sommare le cifr

e, valutare il vostro carnet.
Magari, alla fine, a secondo del vostro punteggio potrei fornire il vostro profilo di “Flirtatrice

 

Ready? Steady? FLIRT!

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