Clarence

MUSEO COMUNALE DI CLARENCE CITY
“Pippo Labombarda”

p.zza Clarence 2, angolo Main Street

Museo Comunale di Clarence City "Pippo Labombarda"
Il Museo Comunale
e’ una recente conquista della comunità,  fortemente voluta dal sindaco George Bailey, che da parecchi anni collezionava oggetti e documenti riguardanti la storia di Clarence City (gia’ Bedford Falls) accatastandoli in una stanza del Municipio.
Nel 1998 il comune riesce ad acquisire la Palazzina Pippofrio, appartenuta ad un membro dell’omonima famiglia di industriali. Lo stabile, collegato al palazzo municipale da uno stretto soprapasso, e’ praticamente parte del complesso e risale alla seconda parte del ‘700, anche se e’ stato pesantemente rimaneggiato all’inizio del ‘900. Dopo una serie di restauri, il nuovo museo e’ stato inaugurato il 15 ottobre 2000, in occasione del quarto anno della presenza di Clarence City sul web.
I Primi reperti disponibili al pubblico riguardano tutti le origini del sito Clarence, cosi’ come e’ previsto nello statuto dell’ente. Ma le sale del centro saranno a disposizione anche di mostre e iniziative varie, anche su proposta dei cittadini. Il museo e’ dedicato a Pippo Labombarda, un caro amico dei fondatori di Clarence, scomparso tragicamente a Milano nel 1997.

Una immagine del Museo Pippo Labombarda,
fra l’albergo Oblomov e il Palazzo Comunale

 

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Lo Scaraffo Holliday

Clarence, Illustrazioni

900scaraffo(Scaraffo di Pottersville)

Questa anomala evoluzione della Suppella Longipalpa é il primo caso di blattoide incapace di trasmettere malattie batteriche o virali. Non che non lo farebbe volentieri.
Il suo problema sta nell’essere cresciuto in uno dei quartieri più infettivi del mondo virtuale, ovvero Pottersville. In questo particolare ambiente, gli agenti patogeni tipici dello scarafaggio (streptococchi, stafilococchi, virus, funghi, clostridi e salmonelle, protozoi e vermi intestinali) già nei primi giorni di vita dell’insetto, si ammalano loro stessi di forme virulente che esistono solo in questo rione e che non sono ancora state classificate. Le malattie dello scaraffo muoiono quindi fra atroci tormenti lasciando il nostro esemplare libero di crescere sano e robusto. E grazie alle immondizie e alle abitudini alimentari degli abitanti di Pottersville, la blatta cresce veramente tanto: l’esemplare medio arriva generalmente al metro e ottantacinque. Lo scaraffo tenta comunque di comportarsi come l’istinto della sua specie gli suggerisce: dapprima tenta di nascondersi dietro il rivestimento delle pareti, negli stipiti, nei motori elettrici e nelle prese di corrente, nelle macchine del caffé, prediligendo tutti gli ambienti caldo umidi. Preso atto delle oggettive difficoltà dovute alla sua stazza, l’insetto la pianta di fare figure da cretino e si iscrive a qualche corso per body-guard. Nella seconda parte della sua esistenza l’habitat naturale dello Scaraffo di Pottersville diventa quindi il pub, dove passa tutta la giornata senza consumare un granché. Qualche gestore di locale pubblico finisce per farseli amici, in modo da impiegarli come servizio d’ordine soprattutto nelle sere del week-end.
L’insetto di riproduce un paio di volte durante il ciclo vitale, solitamente sui sedili posteriori di una stationwagon. Le uova dello scaraffo vengono subito perse in consegna da assistenti sociali di Clarence City, rassegnati a questa ciclica calamità.
Si conosce un solo caso di Scaraffo di Pottersville colto, tale Andrew G. Farnthworth, che venne adottato da Mr. Henry Potter e sucessivamente divenne il suo avvocato di fiducia.

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La Tradizionale Corsa di George

Clarence, Net To Be, Strip

900citystrip20
400georgebailey_corsa46Cosa successe a George Bailey quella strana sera di Vigilia del 1946? Come mai fu ritrovato confuso e infreddolito sul ponte vicino al bar di Nic? Cosa, di quello che raccontò in seguito, accadde realmente e cosa fu invece un sogno sconvolgente? E Clarence, il vecchio angelo che protegge la città, fu visto davvero in giro con il nostro futuro sindaco?
La cosa certa è che quella notte George, qualunque cosa gli fosse accaduta, fu talmente felice di ritrovarsi vivo e “se stesso”, all’interno della sua comunità, che non poté fare a meno di correre fino a casa gridando a tutti (e a tutto) un “Buon Natale” che gli veniva dal profondo del cuore.
Da quel momento in poi le cose andarono bene nella nostra city, e sempre meglio negli anni. Per scherzo e per sfida, George decise da allora di ripetere ogni Vigilia di Natale la sua corsa beneaugurante, e non smise nemmeno quando fu eletto sindaco la prima volta.
Fu così che un gesto scaramantico si trasformò in rito.
Oggi tutti i nostri concittadini aspettano, ogni 24 dicembre, di sentire la voce di George Bailey che grida a squarciagola “Buon Natale” mentre corre sotto le loro finestre.

Ecco come si svolge la Tradizionale Corsa di George, ogni 24 dicembre verso le 22.00:

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  1. Partenza dal ponte “Frank Capra”.
  2. Attraversamento di corsa di tutta la Main Street, con auguri di Buon Natale ai concittadini in attesa e ai vecchi esercizi rimasti aperti a quell’ora solo per il tradizionale appuntamento.
  3. Da qualche anno, in considerazione della sua età, un gruppo di “pronto intervento” segue il sindaco a distanza di qualche metro.
  4. Piccola sosta al punto di ristoro di Piazzetta Nichelino.
  5. Angheria alle finestre dell’ufficio di mr. Henry Potter.
  6. Arrivo in Piazza Clarence, presso la statua dedicata all’Angelo, dove Bailey è atteso dagli amici per fare baldoria.

SPECIALE SANREMO / CLARENCE 2001

Clarence, Vignette

cla-sanremo2001
“Spietate Esecuzioni” é una rubrica sanremese nacque appositamente per il portale Clarence.
Traendo energia dal fastidio causato dai testi delle canzoni presenti al festival, ho provato a vedere che succedeva raffigurando alla lettera quelli particolarmente irritanti.
La cosa ha divertito parecchio tutta la redazione e anche il sottoscritto, sicchè si è ripetuta per un paio di anni. Alcuni brani comunque risultarono totalmente
inillustrabili.

“Facce da Sanremo” non richiede spiegazioni: sono concentrazioni disegnate dei cliché dei cantanti del festival. Quelli da cui disperatamente tentano di fuggire, creandone inevitabilmente di sempre nuovi.

“Spietate Esecuzioni” – Clarence Speciale Sanremo 2001

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“Facce da Sanremo” – Clarence Speciale Sanremo 2001

tuttefacce

 

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